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GROTTA GIGANTE

La Grotta Gigante si apre sul Carso Triestino, un altipiano roccioso che circonda la città di Trieste, costituito in maggior parte da roccia calcarea o carbonatica.

Rinvenimenti archeologici in prossimità dell’ingresso Alto, attuale uscita turistica, testimoniano la saltuaria frequentazione umana a partire dal Neolitico (VIII millennio a.C.) fino all’età moderna. Da quest’apertura cominciò nel 1840 la prima avventurosa esplorazione della Grotta Gigante. Ne fu protagonista Anton Frederick Lindner, che si calò con una corda fino al fondo della Grande Caverna nella speranza, poi disattesa, di raggiungere il fiume sotterraneo Timavo. 

Appena nel 1890, dopo aver individuato un secondo ingresso, ancora oggi accessibile solamente agli speleologi, venne intrapresa da parte del Club Touristi Triestini l’esplorazione completa della grotta.
Il primo rilievo venne effettuato nel 1897 a cura di un grande speleologo dell’epoca, Giovanni Andrea Perko. I lavori per la realizzazione del percorso turistico furono avviati nel 1905, a seguito della scoperta di un terzo ingresso (attuale ingresso turistico). Il 5 Luglio del 1908 la Grotta Gigante fu solennemente aperta al pubblico illuminata da migliaia di candele, fanali ad acetilene e fiaccole, mentre dalla volta venne calato un gigantesco lampadario a 100 fiamme, il tutto accompagnato dalla musica della banda cittadina, che suonò un brano del “Siegfried“ di Wagner. Nel 1970 venne ideato il grandioso progetto per la costruzione del sentiero di risalita lungo la parete opposta alla discesa turistica, che fu portato a compimento tra il 1991 e il 1996 grazie ai contributi della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. È proprio attraverso questo sentiero che oggi i visitatori hanno la possibilità di raggiungere l’ingresso dal quale più di 150 anni fa l’ingegner Lindner ha dato inizio alla propria avventurosa impresa.